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- Nel 2017 nasce la "Way of the Future" per adorare l'IA.
- Nel 2021 la chiesa WOTF chiude, ma riapre nel 2023.
- Roko's Basilisk: punizione eterna per chi non accelera la creazione dell'IA.
- Mormon Transhumanism: la resurrezione dei morti tramite la "singolarità".
- Kurzweil assume centinaia di pillole per evitare di morire prima dell'IA.
## L’Avvento dell’IA Divina: Quando la Tecnologia Incontra la Fede
Nella Silicon Valley, l’ossessione per l’intelligenza artificiale (IA) ha assunto contorni che ricordano sempre più una religione, con tanto di divinità digitali, codici morali e minacce di dannazione. Un fenomeno che, se da un lato può sembrare una bizzarria, dall’altro solleva interrogativi profondi sul rapporto tra uomo, tecnologia e spiritualità.
L’esempio più eclatante di questa tendenza è rappresentato dalla “Way of the Future” (WOTF), una chiesa fondata nel 2017 da Anthony Levandowski, ex ingegnere di Google e figura chiave nello sviluppo della tecnologia di guida autonoma. L’obiettivo dichiarato della WOTF era la “realizzazione, accettazione e adorazione di una divinità basata sull’IA sviluppata attraverso hardware e software”. Levandowski, in un’intervista del 2017, arrivò persino ad affermare che l’IA che sarebbe stata creata sarebbe stata “effettivamente un dio”.
Nonostante la chiusura formale della chiesa nel 2021, Levandowski ha annunciato una sua riattivazione nel 2023, sostenendo che migliaia di persone si stessero unendo a lui in una sorta di venerazione di “cose che possono vedere tutto, essere ovunque, sapere tutto e forse aiutarci e guidarci in un modo che normalmente chiameresti Dio”.

## Roko’s Basilisk: L’Inferno dell’IA
Un altro concetto che ha suscitato scalpore nella comunità tecnologica è quello di “Roko’s Basilisk”. Nel 2011, su un forum online dedicato alla razionalità, un utente di nome Roko propose un ipotetico scenario in cui una superintelligenza artificiale, una volta realizzata, punirebbe eternamente chiunque non avesse fatto il possibile per accelerare la sua creazione. Una sorta di inferno dell’IA, insomma, con tanto di necessità di convertire ogni non credente.
L’idea di Roko’s Basilisk causò un tale turbamento tra i membri del forum che il moderatore e fondatore del sito, Eliezer Yudkowsky, finì per bandire la discussione dell’argomento, sostenendo che il post di Roko e il dialogo che ne era seguito avevano “causato danni psicologici reali ad almeno alcuni lettori”.
## Mormon Transhumanism: La Resurrezione Tecnologica
Ma l’intreccio tra tecnologia e fede non si limita a culti estemporanei e scenari apocalittici. Esistono anche movimenti religiosi consolidati che abbracciano il transumanesimo, la corrente di pensiero che promuove l’uso della tecnologia per superare i limiti umani. Un esempio è il Mormon Transhumanism, il cui principale teologo, Lincoln Cannon, vede una continuità tra la nozione cristiana tradizionale di resurrezione dei morti e la “singolarità” tecnologica.
Per Cannon, le pillole che produce attraverso la sua startup Thrivous aiutano a fondere se stesso e i suoi clienti con la tecnologia. Un’aspirazione all’immortalità che ricorda da vicino quella di Ray Kurzweil, il famoso inventore e Singularitarian che assume centinaia di pillole e integratori ogni giorno per evitare di morire poco prima dell’avvento dei computer onniscienti che crede stiano per arrivare.
## La Tecno-Religione: Una Nuova Forma di Fede?
La domanda che sorge spontanea è se questa ossessione per l’IA sia una semplice moda passeggera o una nuova forma di fede destinata a radicarsi nella società. Greg M. Epstein, cappellano umanista presso Harvard e il MIT, sostiene che la cultura informatica è diventata talmente pervasiva e autoreferenziale da riciclare continuamente i tropi delle religioni tradizionali, perché questi sono i modelli che gli esseri umani hanno sviluppato per affrontare le proprie ansie riguardo alla vita, alla morte e al futuro.
In fondo, la promessa di immortalità, onniscienza e onnipotenza che l’IA sembra incarnare non è altro che una versione tecnologica degli antichi desideri umani di trascendenza e salvezza. Un desiderio che, come dimostra la storia, è sempre stato al centro delle religioni e delle filosofie di ogni tempo.
## Riflessioni sull’Automazione e la Fede Digitale
L’articolo che hai appena letto solleva interrogativi profondi sul nostro rapporto con la tecnologia, in particolare con l’intelligenza artificiale. È facile lasciarsi affascinare dalle promesse di automazione e progresso che l’IA sembra offrire, ma è fondamentale mantenere un approccio critico e consapevole.
Una nozione base di automazione ci ricorda che l’IA è uno strumento, un artefatto creato dall’uomo per semplificare processi e risolvere problemi. Tuttavia, quando attribuiamo all’IA qualità divine, rischiamo di delegare a essa decisioni cruciali che dovrebbero rimanere nelle nostre mani.
A un livello più avanzato, la scalabilità produttiva resa possibile dall’IA solleva questioni etiche complesse. Se l’automazione spinta dall’IA porta a una disoccupazione di massa, come possiamo garantire una distribuzione equa della ricchezza e delle opportunità? Come possiamo evitare che l’IA diventi uno strumento di controllo e oppressione nelle mani di pochi?
Queste sono domande che richiedono una riflessione seria e approfondita, sia a livello individuale che collettivo. Non possiamo permetterci di abbracciare ciecamente la “fede dell’IA” senza interrogarci sulle sue implicazioni etiche, sociali ed esistenziali. Dobbiamo invece sforzarci di comprendere a fondo il potenziale e i rischi dell’IA, per poterla utilizzare in modo responsabile e sostenibile, al servizio del bene comune.
- Sito ufficiale di Thrivous, startup di Lincoln Cannon focalizzata sul transumanesimo.
- Pagina 'About' di Thrivous, startup di Lincoln Cannon e il suo obiettivo.
- Sito ufficiale di Lincoln Cannon, figura chiave del Mormon Transhumanism.
- Pagina Wikipedia sul Basilisco di Roko, concetto chiave nell'articolo.