E-Mail: [email protected]
- Satellite Starlink 35956 ha subito una diminuzione di 4 km.
- SpaceX ha lanciato 122 missioni Starlink nel 2025.
- 145.000 manovre evasive effettuate da Starlink nel primo semestre 2025.
SpaceX ha comunicato la perdita di controllo di un satellite Starlink, attualmente in fase di rientro nell’atmosfera terrestre a seguito di un’anomalia. L’evento, datato 17 dicembre 2025, ha comportato l’interruzione delle comunicazioni, una diminuzione dell’altitudine operativa, lo “sfiato del serbatoio di propulsione” e il “rilascio di un numero limitato di oggetti tracciabili a bassa velocità relativa”. Questi elementi suggeriscono un evento di natura esplosiva.
SpaceX ha assicurato che l’incidente non rappresenta una minaccia per l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e che il satellite si consumerà completamente durante il rientro atmosferico entro poche settimane. L’evento si verifica a breve distanza da un altro episodio in cui un satellite Starlink ha evitato per un soffio una collisione con un satellite cinese.
Leo Labs, una società specializzata nel tracciamento di oggetti spaziali, ha indicato che l’evento occorso al satellite Starlink 35956 è probabilmente dovuto a una “fonte energetica interna” piuttosto che a una collisione. La rete radar di Leo Labs ha rilevato “decine di oggetti” nelle vicinanze del satellite dopo l’evento. L’incidente è avvenuto a un’altitudine di 418 km, una zona sempre più affollata dell’orbita terrestre bassa, dove sono attualmente tracciati oltre 24.000 oggetti, tra cui satelliti e detriti.
## Dettagli dell’incidente e implicazioni
Il satellite Starlink 35956, lanciato il 23 novembre 2025, ha subito un’anomalia che ha portato alla perdita di comunicazione e al rilascio di detriti. L’evento ha causato una diminuzione di circa 4 km dell’orbita del satellite. SpaceX sta collaborando con la NASA e la U. S. Space Force per monitorare i detriti. La società ha sottolineato che il satellite è “largamente intatto, in rotazione incontrollata, e rientrerà nell’atmosfera terrestre e si consumerà completamente entro settimane”.

SpaceX ha lanciato 122 missioni Starlink nel solo 2025, inviando oltre 3.000 satelliti in orbita terrestre bassa. I satelliti Starlink hanno una durata di vita prevista di circa cinque anni, e SpaceX prevede di deorbitarli intenzionalmente prima che smettano di funzionare. Nel primo semestre del 2025, i satelliti Starlink hanno effettuato circa 145.000 manovre evasive, una media di circa quattro per satellite al mese.
## Preoccupazioni per la sicurezza spaziale
L’incidente ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza nello spazio, in particolare a causa del crescente numero di satelliti in orbita terrestre bassa. Entro la fine di questo decennio, si prevede che ci saranno fino a 70.000 satelliti operativi nella stessa regione. Questa densità aumenta il rischio di collisioni, che potrebbero innescare una reazione a catena incontrollabile, nota come sindrome di Kessler.
SpaceX ha ribadito il suo impegno per la sicurezza spaziale e ha dichiarato che i suoi ingegneri stanno lavorando per individuare la causa dell’anomalia e implementare software per proteggere i satelliti da eventi simili. La società ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione tra gli operatori satellitari per evitare collisioni.
## Come li chiamavano ? Disassemblaggi rapidi non programmati ?
L’evento solleva interrogativi sulla gestione della sicurezza spaziale e sulla necessità di una maggiore collaborazione tra gli operatori satellitari. La proliferazione di satelliti in orbita terrestre bassa aumenta il rischio di incidenti e la potenziale creazione di detriti spaziali, che potrebbero compromettere le future attività spaziali. La trasparenza e la condivisione di informazioni tra gli operatori sono fondamentali per mitigare questi rischi.
## Riflessioni conclusive sulla gestione dello spazio
La vicenda del satellite Starlink fuori controllo ci pone di fronte a una realtà ineludibile: lo spazio, un tempo frontiera inesplorata, sta diventando un ambiente sempre più affollato e, di conseguenza, rischioso. La corsa all’orbita bassa, alimentata dalla promessa di connessioni internet globali e servizi innovativi, porta con sé la necessità impellente di ripensare le nostre strategie di gestione dello spazio.
L’automazione, in questo contesto, gioca un ruolo cruciale. Sistemi automatizzati di monitoraggio e prevenzione delle collisioni, capaci di reagire in tempo reale a potenziali minacce, sono essenziali per garantire la sicurezza delle operazioni spaziali.
Un concetto avanzato da considerare è l’implementazione di un sistema di “traffic management” spaziale, simile a quello utilizzato nel settore aereo. Questo sistema, basato su intelligenza artificiale e machine learning, potrebbe prevedere e gestire il traffico satellitare, ottimizzando le rotte e minimizzando il rischio di collisioni.
La vicenda del satellite Starlink ci invita a una riflessione più ampia: siamo pronti ad affrontare le sfide etiche e operative che la colonizzazione dello spazio comporta? La risposta a questa domanda determinerà il futuro delle nostre attività spaziali e la sostenibilità del nostro accesso all’orbita terrestre.








