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- PSP responsabili: risarcimento totale in caso di frode se non prevengono.
- Prelievi facili: fino a 150 euro senza obbligo di acquisto.
- Piattaforme responsabili: rimozione contenuti fraudolenti segnalati dai PSP.
Il panorama dei servizi di pagamento nell’Unione Europea è destinato a subire una trasformazione radicale. Un accordo tra il Parlamento e il Consiglio Europeo apre la strada a un settore più competitivo e sicuro, con un occhio di riguardo alla protezione dei consumatori dalle frodi online e alla trasparenza delle commissioni. La Payment Services Regulation (PSR) e la Third Payment Services Directive (PSD3) sono i pilastri di questa riforma, che promette di armonizzare i servizi di pagamento e rafforzare le difese contro le minacce digitali.
## Un Nuovo Quadro Normativo per i Pagamenti Digitali
La PSR si propone di uniformare le regole per i servizi di pagamento, estendendo il suo raggio d’azione a banche, uffici postali, istituti di pagamento, fornitori di servizi tecnici e, in alcuni casi, piattaforme online e fornitori di comunicazioni elettroniche. La PSD3, invece, si concentra sulla promozione di una concorrenza leale tra i fornitori di servizi di pagamento (PSP), migliorando l’accesso al contante, soprattutto nelle aree più remote.
Un aspetto cruciale di questo accordo è la responsabilità dei PSP in caso di frode. Se un PSP non implementa meccanismi di prevenzione adeguati, sarà tenuto a risarcire i clienti per le perdite subite. Inoltre, i PSP dovranno verificare la corrispondenza tra il nome del beneficiario e l’identificativo univoco, rifiutando l’ordine di pagamento in caso di discrepanze e informando il pagatore. L’autenticazione forte del cliente e la valutazione del rischio diventano, quindi, elementi imprescindibili.
I membri del Parlamento Europeo (MEP) hanno ottenuto che i PSP offrano limiti di spesa e misure di blocco per ridurre i rischi di frode. In caso di transazioni fraudolente, il PSP sarà responsabile dell’intero importo sottratto. Inoltre, il PSP ricevente dovrà bloccare qualsiasi transazione sospetta. Per proteggere i clienti dalle truffe di impersonificazione, in cui un truffatore si finge un dipendente del PSP, quest’ultimo dovrà rimborsare l’intero importo, a condizione che il cliente denunci la frode alla polizia e informi il proprio PSP.

## Responsabilità delle Piattaforme Online e Accesso al Contante
Le piattaforme online saranno ritenute responsabili nei confronti dei PSP che hanno risarcito i clienti frodati, qualora non rimuovano contenuti fraudolenti segnalati. Gli inserzionisti di servizi finanziari dovranno dimostrare alle grandi piattaforme online e ai motori di ricerca di essere legalmente autorizzati a offrire tali servizi nel paese di riferimento. L’accesso al supporto umano (non solo chatbot) e l’educazione dei cittadini sulla prevenzione delle frodi diventano priorità. I clienti dovranno essere informati in modo trasparente su tutti i costi prima di effettuare un pagamento, inclusi i tassi di cambio e le commissioni fisse per i prelievi di contante.
Per garantire un migliore accesso al contante, soprattutto nelle aree rurali, i negozi al dettaglio potranno offrire prelievi fino a 150 euro (con un minimo di 100 euro), senza obbligo di acquisto.
## Open Banking e Semplificazione delle Procedure
L’accordo mira a ridurre le barriere di mercato per i servizi di “open banking” (informazioni sui conti e servizi di avvio dei pagamenti) e a impedire ai fornitori di servizi di pagamento che gestiscono i conti (ASPSP), solitamente banche, di discriminarli. I fornitori di open banking autorizzati dovranno poter accedere ai dati dei conti di pagamento, e la legislazione include un elenco di ostacoli proibiti all’accesso ai dati. Gli utenti dei servizi di pagamento avranno a disposizione una dashboard per monitorare e gestire le autorizzazioni concesse per l’accesso ai propri dati. Le banche dovranno garantire alle istituzioni di pagamento un accesso non discriminatorio ai conti di pagamento. I produttori di dispositivi mobili e i fornitori di servizi elettronici dovranno consentire ai fornitori di servizi front-end (come app o interfacce utente) di archiviare e trasferire i dati necessari per elaborare i pagamenti, a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie.
Le procedure di autorizzazione per gli istituti di pagamento saranno semplificate, pur mantenendo requisiti prudenziali e patrimoniali rigorosi, calcoli accurati dei fondi propri, previsioni di bilancio affidabili e tempistiche armonizzate. Gli istituti di moneta elettronica e i fornitori di servizi per cripto-asset già autorizzati saranno soggetti a una procedura semplificata, mantenendo controlli del rischio adeguati e fornendo solo i servizi specificati nella domanda.
## Verso un Futuro dei Pagamenti Più Sicuro e Trasparente
I negoziatori del Parlamento hanno insistito affinché tutti i PSP partecipino a procedure di risoluzione alternativa delle controversie, qualora un consumatore lo richieda. René Repasi (S&D, DE), relatore per il regolamento, ha sottolineato che i consumatori beneficeranno di nuove regole armonizzate e che le misure preventive obbligatorie contro le frodi porteranno a una riduzione dei crimini finanziari. Morten Løkkegaard (Renew, DK), relatore per la direttiva, ha evidenziato come questo accordo rappresenti un passo significativo verso un mercato unico dei pagamenti più aperto e resiliente, garantendo la competitività dell’Europa in un settore finanziario in rapida evoluzione.
## *L’alba di una Nuova Era per i Consumatori Digitali*
L’accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio Europeo segna un punto di svolta nella protezione dei consumatori nell’era digitale. La maggiore responsabilizzazione dei fornitori di servizi di pagamento e delle piattaforme online, unita alla trasparenza delle commissioni e alla semplificazione delle procedure, promette di creare un ecosistema più sicuro e affidabile per i pagamenti online. Resta da vedere come queste nuove regole si tradurranno in pratica e quale impatto avranno sul comportamento dei consumatori e sull’innovazione nel settore dei pagamenti.
Amici, parliamoci chiaro. L’automazione, nel contesto dei pagamenti digitali, non è solo una questione di algoritmi e software. È la capacità di creare sistemi che si adattano dinamicamente alle esigenze degli utenti, anticipando le minacce e semplificando le operazioni. Una nozione base di automazione ci dice che, implementando controlli automatici per la verifica dei dati del beneficiario, si riduce drasticamente il rischio di frodi.
Ma andiamo oltre. Un concetto avanzato di automazione applicabile qui è l’utilizzo di intelligenza artificiale per analizzare i modelli di transazione in tempo reale, identificando anomalie e bloccando automaticamente le operazioni sospette. Questo non solo protegge i consumatori, ma libera anche le risorse umane per concentrarsi su casi più complessi.
E qui sorge la domanda: siamo pronti a fidarci completamente di queste macchine? Siamo disposti a cedere il controllo a sistemi automatizzati, pur sapendo che potrebbero commettere errori? La risposta, come sempre, sta nel mezzo. Un equilibrio tra automazione e supervisione umana è fondamentale per garantire un futuro dei pagamenti digitali sicuro, efficiente e, soprattutto, umano.








