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Developer e IA: l’indagine Stack Overflow 2025 svela un rapporto complesso

L'indagine rivela un aumento dell'uso dell'ia nello sviluppo software, ma anche una crescente diffidenza verso i suoi risultati. Approfondiamo i dati e le implicazioni.
  • L'84% degli sviluppatori usa o userà l'ia, +76% rispetto all'anno scorso.
  • Solo il 33% si fida delle predizioni dell'ia.
  • Il 76% esclude l'ia per distribuzione e monitoraggio.

## La Crescita dell’Uso e la Contrazione della Fede nei Sistemi Intelligenti: Una Riflessione sull’Indagine Stack Overflow 2025

L’indagine condotta da Stack Overflow nel 2025 abbraccia più di 49.000 professionisti dello sviluppo software, sparsi in 166 nazioni, rivelando uno scenario articolato riguardo l’impiego dell’intelligenza artificiale (IA) nel settore tecnologico. Sebbene sia evidente come l’impiego delle tecnologie intelligenti sia aumentato vertiginosamente negli ultimi tempi, è altrettanto chiaro che le convinzioni relative alla loro efficacia stiano subendo un drastico ridimensionamento. Ci troviamo quindi dinanzi a una contraddizione inquietante per ciò che concerne le prospettive future dei codici sorgente e sulla figura dei programmatori.

## Espansione nell’Uso vs Scarso Credo

Secondo i risultati emersi dall’indagine, si nota che circa l’84% degli intervistati ricorre o intende farlo ai sistemi d’intelligenza artificiale nelle proprie attività progettuali, un incremento significativo rispetto al precedente anno con circa il 76%. Nel segmento professionale più specifico, risulta altresì che ben 51% utilizzano costantemente questo tipo d’innovazione. Eppure, dopo tale rapida ascesa d’impiego, gli analisti segnalano come vi sia stata anche una drammatica perdita della credibilità: infatti solo il 33% ha mostrato effettiva fiducia nella bontà delle predizioni offerte da queste tecnologie. Al contempo, quasi metà (46%) manifesta apertamente diffidenza verso questi sistemi automatizzati. Solo il 3% degli sviluppatori dichiara di “fidarsi altamente” dei risultati prodotti dall’IA. Gli sviluppatori esperti sono i più cauti, con solo il 2,6% che riporta un’alta fiducia nell’output dell’IA.

## Il Problema dell'”Quasi Giusto”
La principale frustrazione degli sviluppatori nei confronti degli strumenti di IA è che spesso forniscono soluzioni “quasi giuste, ma non del tutto”. La percentuale pari al 66% degli sviluppatori ha espresso le sue difficoltà riguardanti soluzioni basate sull’IA che si dimostrano quasi adeguate ma infine falliscono nel raggiungere i risultati attesi. Questo si traduce in una delle problematiche più rilevanti: il processo di debug relativo al codice creato dall’intelligenza artificiale; un processo che secondo le stime del 45% dei programmatori consuma maggior tempo rispetto alla scrittura diretta da zero. Pertanto, lo slancio ottimistico nei confronti degli strumenti IA ha subito un evidente ribasso; infatti, tra il 2023 e il 2024 oltre un robusto 70% annoverava pareri favorevoli sul tema; entro il 2025 tale valore è crollato fino a toccare quota 60%.
Dopo queste considerazioni iniziali riguardo alle preferenze d’uso dell’intelligenza artificiale emerge come risultato decisivo i trend definitivi discernibili nell’ambito specifico della sua applicazione da parte degli operatori mondiali specializzati programmativamente stampati tra lingue multiple avvertiti parallelamente nei punti esemplificativi postionali dell’interno sui quali risultino pericolosi ed infine necessitino aggiornamenti continui tenendo invece indicativo. Tra gli ambiti identificabili col rischio contenuto troviamo corrispondenze significative circa la prudente interrelazione umanistica prima dichiarata considerando quindi elementi differenti.
Usufruiscono tranquillamente della tecnologia implementata relativi a affiliazioni su base mirativa consentite addirittura vari binari informatici balzano scatti solo previsori formistici rinarravano dichiarandone efficace applicabilità ove amalgama pertanto svelando correlate fluentemente. Nonostante ciò, emerge chiaramente una significativa opposizione all’impiego dell’IA in funzioni fondamentali. Infatti, ben il 76% degli operatori esclude l’opzione dell’intelligenza artificiale per attività legate alla distribuzione e monitoraggio; parallelamente, il 69% declina qualsiasi intento d’integrazione nella pianificazione dei progetti stessi. Questo evidenzia come gli sviluppatori considerino utile l’IA per compiti standardizzati ma decidano comunque di lasciare nelle mani umane le scelte più delicate e rischiose.
## Agenti IA: Ancora una Nicchia

Gli agenti d’intelligenza artificiale sono sistemi concepiti per operare quasi autonomamente sotto controllo umano ridotto; tuttavia la loro diffusione rimane limitata nel panorama tecnologico attuale. Risulta che un sorprendente 52% del corpo degli sviluppatori non fa uso di tali entità o opta invece per strumenti intellettivi meno sofisticati; inoltre il 38%, senza alcun timore reverenziale verso l’innovazione tecnologica, sembra chiudere definitivamente la porta a questo tipo d’iniziative portando avanti convinzioni consolidate da tempo immemore circa metodi diversi basati sull’intelletto umano. Dal canto suo, solo un pur modesto 31%, riguardante i lavoratori coinvolti nei settori più svariati, sta sperimentando questi agenti IA prevalentemente nel contesto della programmazione software. Come punto focalizzante tra le applicazioni superiormente richieste troviamo ChatGPT con la sua incredibile percentuale del 82%, seguita piuttosto da vicino dall’assistente Codificatore GitHub Copilot al 68%. Google Gemini raggiunge il 47% degli utenti, mentre Claude Code ha guadagnato un’adozione del 41% tra gli sviluppatori che creano agenti IA.
## Il “Vibe Coding” è un No-Go

Il “vibe coding”, definito come la generazione di software da prompt di IA senza scrivere codice da soli, rimane impopolare. Il 72% degli sviluppatori afferma che il vibe coding non fa parte del proprio lavoro professionale, con un ulteriore 5% che lo rifiuta categoricamente. Solo il 12% degli sviluppatori utilizza il vibe coding in qualche forma, suggerendo che la maggior parte dei programmatori preferisce ancora comprendere e controllare il proprio codice.

## Il Valore Insostituibile dell’Esperienza Umana
Di fronte a scenari futuri in cui si rivolgerebbero all’aiuto umano anche con un’IA avanzata, gli sviluppatori hanno dato risposte chiare. Il 75% ha affermato che chiederebbe aiuto agli umani “quando non mi fido delle risposte dell’IA”. Diverse altre motivazioni predominanti emergono dalle risposte: preoccupazioni etiche o sulla sicurezza del codice, che rappresentano il 62%; desiderio conoscitivo profondo, indicato dal 61%; infine, la volontà d’imparare le migliori pratiche nel settore (58%). Tali indicazioni dimostrano chiaramente come gli sviluppatori attribuiscano un significato particolare all’esperienza umana, una dimensione impossibile da replicare per la tecnologia dell’intelligenza artificiale.
## L’AVVENIRE DEL CODICE: UNA SINTESI TRA ESSERI UMANI E MACCHINE

Secondo quanto emerso dall’indagine condotta da Stack Overflow nel 2025, si osserva una trasformazione nelle attitudini degli sviluppatori verso strumenti basati sull’IA; essi sembrano aver abbandonato la frenesia iniziale per adottare una visione più razionale. Non considerandoli semplicemente in termini sostitutivi, bensì come mezzi per velocizzare operazioni ripetitive mentre rimangono saldamente ancorati a prendere decisioni chiave nella programmazione. Tale atteggiamento testimonia la ricerca verso uno stato d’equilibrio efficace fra rapidità ed autorità nelle scelte tecniche; qui l’IA emerge quale alleata piuttosto che padrona del processo creativo. Le priorità sono tornate ai principi basilari dello sviluppo software; pertanto i programmatori continuano a stimare le loro abilità deduttive ed intuizioni critiche quali elementi fondamentali alla creazione d’un software realmente valido. ## Oltre l’Automazione: Verso una Collaborazione Consapevole

La ricerca condotta da Stack Overflow nel 2025 fornisce un’analisi pertinente riguardante il cambiamento nei rapporti tra gli sviluppatori e l’intelligenza artificiale. L’automazione, in questa ottica contemporanea, ha abbandonato il ruolo tradizionale della mera sostituzione dei lavoratori umani per assumere piuttosto quello di un potenziatore delle loro abilità.

Il concetto fondamentale dell’automazione consiste nell’alleviare gli individui dai compiti monotoni e usuranti permettendo così loro di dedicarsi a mansioni maggiormente innovative e strategiche. Nell’ambito dello sviluppo software, ad esempio, l’intelligenza artificiale si occupa della generazione automatizzata del codice boilerplate così come delle fasi operative correlate al testing e al debugging; tuttavia, resta indiscutibile che ciò che concerne la comprensione del problema globale, concezione della soluzione proposta e validità finale dei risultati, continui a dipendere esclusivamente dalle competenze degli sviluppatori stessi.
In una prospettiva più complessa rispetto all’implementabilità dell’intelligenza artificiale sul posto di lavoro emerge dalla ricerca che la sfida principale consista non nella mera introduzione degli strumenti legati all’IA, bensì nella competenza di integrare questi strumenti con efficienza nel processo lavorativo quotidiano. Tale questione implica una profonda considerazione riguardo ai limiti intrinseci dell’intelligenza artificiale, accompagnata dall’abilità di analizzare con acume gli output generati da essa e dall’attitudine ad agire nei momenti opportuni.
Alla fine dei conti, non è tanto la tecnologia a plasmare il futuro della programmazione software, quanto piuttosto il nostro grado d’impegno nell’adottarla con discernimento etico. L’analisi condotta da Stack Overflow pone l’accento su come dobbiamo rivalutare la posizione umana all’interno di un panorama sempre più dominato dalle macchine automatiche; è cruciale riconoscere quel bagaglio distintivo che solo noi possiamo portare: l’immaginazione, un’approfondita riflessione critica, e saper lavorare insieme.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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