Sovranità digitale: L’Europa può competere con Google e Microsoft?

## Leviia e Nextcloud: Una risposta europea alle sfide della sovranità digitale

Nel panorama digitale odierno, la questione della sovranità dei dati assume un’importanza sempre maggiore. Governi e organizzazioni di tutta Europa stanno prendendo coscienza della necessità di soluzioni che garantiscano il controllo e la sicurezza delle proprie informazioni, allontanandosi dalle offerte dei colossi tecnologici stranieri. In questo contesto, l’alleanza tra Leviia, specialista francese nello storage e nella condivisione di file, e Nextcloud, azienda tedesca leader nel software open source per la collaborazione, si propone come una valida alternativa europea.

Leviia Next, la suite collaborativa nata da questa partnership, si basa sulla tecnologia Nextcloud e offre una gamma completa di funzionalità per soddisfare le esigenze professionali quotidiane: storage, condivisione e modifica di file, chat, videochiamate, calendario e molto altro. La soluzione è progettata per essere flessibile e scalabile, adatta sia alle piccole che alle grandi organizzazioni.

## La sovranità digitale come imperativo

La crescente attenzione alla sovranità digitale è motivata da diversi fattori. Le tensioni commerciali internazionali, come la disputa sulla digital tax in Francia, l’introduzione del GDPR e le sfide legali al US Cloud Act, hanno evidenziato i rischi legati alla dipendenza da fornitori di servizi extra-europei. La possibilità che dati sensibili siano soggetti a legislazioni straniere o a potenziali ingerenze da parte di governi terzi rappresenta una preoccupazione concreta per molte organizzazioni.

In risposta a queste sfide, diverse amministrazioni pubbliche europee hanno scelto di adottare soluzioni cloud private progettate e gestite in Europa. Il Ministero dell’Interno francese, il Ministero dell’Istruzione olandese e alcune agenzie governative svedesi si sono unite al governo federale tedesco nell’implementazione di Nextcloud, una piattaforma che garantisce il controllo sui propri dati.

Il Ministero dell’Interno francese, ad esempio, sta preparando un roll-out di Nextcloud per i suoi 300.000 dipendenti, offrendo loro un sistema sicuro e intuitivo per lo scambio di file e la collaborazione in tempo reale. Analogamente, il governo federale tedesco ha avviato un progetto per estendere l’utilizzo di Nextcloud a tutti i suoi 300.000 dipendenti, dopo una fase di test con 5.000 utenti.

## Sicurezza e personalizzazione: i pilastri di Leviia Next Leviia Next pone grande enfasi sulla sicurezza dei dati. La suite offre funzionalità avanzate come la crittografia end-to-end e server-side, la protezione contro i ransomware e gli attacchi DDoS, e la ridondanza dei dati su tre data center situati in Francia, certificati ISO 27001 e HDS (hébergeur de données de santé).

Un altro punto di forza di Leviia Next è la sua flessibilità e personalizzabilità. La piattaforma è basata su software open source, il che consente di adattarla alle esigenze specifiche di ogni organizzazione. Leviia offre supporto tecnico completo per l’implementazione, la configurazione e la manutenzione della soluzione, garantendo un’integrazione ottimale con gli strumenti e le infrastrutture esistenti.
La partnership tra Leviia e Nextcloud ha già dato prova della sua efficacia in progetti di larga scala. Un esempio significativo è la refonte degli strumenti collaborativi per i licei della regione Île-de-France, che ha coinvolto oltre 550.000 utenti sulla piattaforma monlycée.net. Questo progetto dimostra la capacità di Leviia di trasformare Nextcloud in una soluzione industriale, scalabile e funzionale per le grandi organizzazioni.

## Sovranità digitale: un investimento nel futuro

L’adozione di soluzioni come Leviia Next rappresenta un passo importante verso la sovranità digitale europea. Scegliere fornitori di servizi locali e basati su software open source significa riprendere il controllo sui propri dati, ridurre la dipendenza da tecnologie straniere e promuovere l’innovazione e la crescita economica nel continente.

La regione Île-de-France, ad esempio, ha scelto Leviia per implementare Nextcloud come suite collaborativa sovrana all’interno della piattaforma regionale monlycée.net. Questo progetto ambizioso dimostra che è possibile coniugare la sovranità digitale con la qualità e l’efficienza dei servizi.

È interessante notare come, in Italia, si assista talvolta a scelte in controtendenza, come la migrazione di server di posta gestiti dalle università verso piattaforme di provider esteri. Questo solleva interrogativi sulla reale volontà di perseguire la sovranità digitale nel nostro paese.
## Un’opportunità per ripensare il digitale
L’automazione, la scalabilità produttiva e la trasformazione digitale sono concetti chiave nel mondo moderno. Nel contesto di Leviia Next e Nextcloud, l’automazione si traduce nella semplificazione dei processi di gestione dei dati e della collaborazione, consentendo agli utenti di concentrarsi sulle attività a valore aggiunto. La scalabilità produttiva si riferisce alla capacità della piattaforma di adattarsi alle crescenti esigenze di storage e di elaborazione, garantendo prestazioni ottimali anche con un numero elevato di utenti. La trasformazione digitale, infine, implica un cambiamento culturale e organizzativo che porta le aziende e le istituzioni a sfruttare appieno le potenzialità delle nuove tecnologie per migliorare l’efficienza, la competitività e la sicurezza.

Una nozione base di automazione applicabile a questo tema è la centralizzazione dei dati e dei processi in un’unica piattaforma, che riduce la necessità di interventi manuali e semplifica la gestione delle informazioni. Una nozione avanzata è l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale per automatizzare la classificazione, l’organizzazione e la protezione dei dati, migliorando ulteriormente l’efficienza e la sicurezza.

La scelta di una soluzione come Leviia Next non è solo una questione tecnologica, ma anche una questione politica e culturale. È un invito a ripensare il nostro rapporto con il digitale, a valorizzare la sovranità dei dati e a promuovere un modello di sviluppo più sostenibile e inclusivo. Forse è il momento di chiederci se stiamo davvero sfruttando al meglio le opportunità offerte dalla trasformazione digitale, o se stiamo semplicemente perpetuando una dipendenza tecnologica che rischia di compromettere la nostra autonomia e la nostra sicurezza.