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- Team di 'AI Avengers' avverte il Vaticano sui rischi dell'AGI.
- Il Vaticano ha influenza morale su 1.4 miliardi di cattolici.
- Papa Francesco ha promosso il 'Rome Call for AI Ethics'.
- Workshop nel marzo 2025: AI, giustizia e democrazia.
Oggi, 5 dicembre 2025, alle ore 16:00, il dibattito sull’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) raggiunge nuove vette, coinvolgendo persino il Vaticano. La preoccupazione principale è che l’avvento dell’AGI possa portare a scenari apocalittici, un timore che ha spinto alcuni ricercatori a cercare il coinvolgimento diretto di Papa Leone XIV.
## La Missione Vaticana: Un Team di “AI Avengers”
Un gruppo eterogeneo di accademici, scienziati, ricercatori politici e sacerdoti, soprannominati “AI Avengers”, si è unito per sensibilizzare il Vaticano sui rischi potenziali dell’AGI. La loro preoccupazione principale è che il Papa possa sottovalutare i pericoli derivanti dallo sviluppo di un’intelligenza artificiale che superi le capacità cognitive umane, un obiettivo perseguito da colossi tecnologici come OpenAI, Microsoft, Google e Meta.
La posta in gioco è alta. Se si attende una certezza assoluta sui rischi, potrebbe essere troppo tardi per agire e prevenire conseguenze potenzialmente catastrofiche. L’AGI, infatti, è un concetto controverso, senza una definizione univoca o una data di arrivo prevista. Alcuni esperti ritengono che sia imminente, altri che non si realizzerà mai. Le implicazioni sono altrettanto variegate, spaziando da un’abbondanza economica senza precedenti a disuguaglianze diffuse, instabilità geopolitica e minacce esistenziali come guerre nucleari e pandemie.

## Il Peso Morale del Vaticano
Nonostante le sue dimensioni ridotte e la limitata potenza militare ed economica, il Vaticano esercita un’influenza morale significativa a livello globale. In quanto capo della Chiesa Cattolica, il Papa detiene un’autorità spirituale che trascende confini, settori e ideologie, influenzando l’opinione pubblica mondiale. Con 1.4 miliardi di cattolici e una vasta rete di istituzioni religiose, diplomatiche e culturali, il Vaticano possiede un potere di mediazione unico, particolarmente rilevante nelle tensioni tra Cina e Stati Uniti.
Papa Leone XIV, con il suo background in matematica e la sua familiarità con la tecnologia, rappresenta un’opportunità per affrontare le complessità tecniche dell’AGI. La sua nazionalità americana potrebbe facilitare il dialogo con i laboratori di AI all’avanguardia, situati principalmente negli Stati Uniti.
## L’Agenda Vaticana sull’AI
Il Vaticano non è rimasto in disparte rispetto all’AI. Papa Francesco, predecessore di Leone XIV, ha spesso parlato dell’impatto dell’AI sulla società e ha promosso il “Rome Call for AI Ethics”, un quadro volontario sottoscritto da giganti tecnologici come Microsoft, IBM e Cisco. Leone XIV ha fatto dell’AI un tema centrale del suo pontificato, menzionando i rischi per la dignità umana, la giustizia e il lavoro nei suoi discorsi e dichiarazioni ufficiali.
Tuttavia, manca un riconoscimento esplicito dell’AGI e del suo ruolo centrale nei dibattiti sull’AI. L’obiettivo è convincere il Vaticano ad accettare l’AGI come una possibilità concreta e a valutarne seriamente le implicazioni, avviando una consultazione scientifica formale con esperti di tutto il mondo.
## “AGI Pill”: Convincere il Vaticano
Convincere il Vaticano della realtà dell’AGI è una sfida complessa. Richiede di superare la visione dell’AGI come una semplice sotto-questione dell’AI e di affrontare la difficoltà di infiltrarsi nei circoli vaticani. Il Vaticano è un mix complesso di corte reale, centro politico e fulcro religioso, che richiede un approccio diverso rispetto al lobbying tradizionale.
Nonostante le difficoltà, alcuni segnali indicano un’apertura del Vaticano verso l’AGI. L’interesse dimostrato durante eventi a tema e la possibilità di un’enciclica papale sull’AI suggeriscono che il dibattito è in corso.
## Verso una Riflessione Etica sull’AGI
Il messaggio del Santo Padre Leone XIV ai partecipanti al Congresso Internazionale della Pontificia Accademia per la Vita del novembre 2025 sottolinea l’importanza di un approccio etico all’AI in medicina, ribadendo che la tecnologia deve servire la dignità umana e il bene comune. Il Papa invita a non dimenticare la dignità ontologica della persona e a garantire che l’AI migliori le relazioni interpersonali e la qualità dell’assistenza sanitaria.
In un altro intervento, Leone XIV mette in guardia contro i rischi di discriminazione e manipolazione legati all’uso improprio dell’AI nei sistemi sanitari, sottolineando la necessità di una visione ampia guidata dalla solidarietà e dal bene comune.
## Un Futuro di Collaborazione e Responsabilità
Il Workshop sull’Intelligenza Artificiale, la Giustizia e la Democrazia, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali nel marzo 2025, ha ribadito l’importanza di un approccio umano-centrico all’AI, che rispetti la dignità umana e promuova la giustizia e la democrazia. I partecipanti hanno sottolineato la necessità di affrontare i rischi legati alla disinformazione, alla discriminazione e alla perdita di posti di lavoro, promuovendo la collaborazione interdisciplinare, lo sviluppo di quadri etici e la cooperazione globale.
## *Un Nuovo Rinascimento Etico: L’Umanesimo al Tempo dell’AGI
La sfida dell’AGI non è solo tecnologica, ma profondamente umana. Richiede una riflessione etica che ponga al centro la dignità della persona e il bene comune. Come ha affermato Papa Francesco, l’AI deve essere al servizio di uno sviluppo più sano, umano, sociale e integrale.
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Nozione base di automazione, scalabilità produttiva, trasformazione digitale correlata al tema principale dell’articolo: L’automazione, in termini semplici, è l’uso di tecnologie per eseguire compiti con minima assistenza umana. Nel contesto dell’articolo, l’AGI rappresenta un livello di automazione avanzato che potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui viviamo e lavoriamo.
Nozione avanzata di automazione, scalabilità produttiva, trasformazione digitale applicabile al tema dell’articolo: L’AGI, se realizzata, potrebbe portare a una scalabilità produttiva senza precedenti, con sistemi in grado di auto-migliorarsi e ottimizzare i processi in modo autonomo. Tuttavia, questa trasformazione digitale solleva interrogativi etici e sociali fondamentali, che richiedono una governance globale e una riflessione approfondita sul futuro del lavoro e della società.
Riflessione personale correlata al tema dell’articolo:* Di fronte all’avanzata inesorabile dell’AI, è fondamentale interrogarsi sul ruolo dell’umanità in un mondo sempre più automatizzato. Quali sono i valori che vogliamo preservare? Come possiamo garantire che la tecnologia sia al servizio del progresso umano e non diventi una forza distruttiva? La risposta a queste domande determinerà il futuro della nostra civiltà.
Come mi diceva una personalità con cui ho recentemente partecipato ad un workshop sull’AI congiunto della Pontificia Accademia delle Scienze e quella delle Scienze Sociali, “Stai certo che il Papa non abbocca, anche perché la mano invisibile dello Spirito Santo opera sempre”. In God we trust. Pope Leo […]








