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- Petizione con 140 firme contro i beep di retromarcia.
- Waymo ha chiamato la polizia sei volte sui residenti.
- 56 veicoli senza conducente operano a Santa Monica.
## L’escalation dei conflitti a Santa Monica riguardanti i punti di ricarica Waymo
A Santa Monica, la situazione fra i residenti e l’impresa dei veicoli autonomi Waymo sta vivendo un notevole deterioramento dovuto all’inquinamento acustico emanante dalle sue stazioni di ricarica. Gli abitanti hanno iniziato ad adottare modalità innovative per esprimere il loro malcontento, attirando così l’attenzione delle autorità locali. La flotta operante in città comprende ben 56 veicoli senza conducente, mentre due centri dedicati alla loro alimentazione energetica sono stati aperti lungo Euclid Street e Broadway nel gennaio 2025: questi luoghi risultano dalla sublocazione degli spazi da parte dell’azienda Voltera sita a Palo Alto. Le autorizzazioni relative alle strutture erano state conferite nel giugno 2024 ma ciò nonostante esse si sono tramutate ben presto in un punto critico per la comunità locale proprio a causa del fastidioso beep, segnale previsto dalle leggi federali e statali destinato ai pedoni e ai ciclisti durante le operazioni di retromarcia degli autoveicoli elettrici.
Un certo Christopher Potter, cinquantunenne cittadino della zona colpita dall’emergenza acustica, ha preso l’iniziativa presentando una petizione sul portale Change come forma concreta del suo disappunto verso questa situazione insostenibile. org che ha raccolto 140 firme. La petizione chiede a Waymo di ridurre il volume dei beep di retromarcia all’interno dei suoi lotti e di limitare le operazioni notturne. “Non è quello che ci aspettavamo”, ha detto Potter, riecheggiando un sentimento di disturbo della tranquillità vicino a una scuola elementare e a complessi di appartamenti. Il conflitto è andato oltre le petizioni. Alcuni residenti hanno bloccato i veicoli Waymo dall’entrare nei lotti usando coni, auto e persino se stessi, una tattica che i locali chiamano “impilare i Waymo”. Ciò ha portato Waymo a chiamare la polizia sui residenti sei volte, con un individuo che ha affrontato un tentativo fallito da parte dell’azienda di ottenere un ordine restrittivo temporaneo.

## L’esasperazione dei residenti e le contromisure di Waymo
Ivana Justin, una residente, ha riferito che il beep disturba il sonno, svegliando la sua famiglia a ore insolite: “È stato un incubo, sai, niente sonno, ci sveglia alle 2, 3, 4 del mattino”. Altri residenti lamentano anche l’inquinamento luminoso, descrivendo l’area come una “striscia di Las Vegas senza tutto il divertimento”. La città di Santa Monica afferma di aver ricevuto reclami sui lotti, che Waymo utilizza per ricaricare e pulire le sue auto senza conducente. Secondo la città, Waymo ha adottato misure per ridurre il rumore, tra cui chiedere al personale di evitare di parlare ad alta voce e di riprodurre musica, acquistare aspirapolvere più silenziosi, vietare l’aspirazione delle auto dalle 21:00 alle 7:00, ridurre la velocità nei vicoli a 10 MPH e piantare alberi per creare una barriera acustica.
Nonostante queste misure, i residenti affermano di aver notato alcuni miglioramenti, ma che c’è ancora molto da fare. Tuttavia, le opzioni sono limitate, poiché le normative federali richiedono che le auto elettriche emettano un suono quando fanno retromarcia per avvisare pedoni e ciclisti. Waymo ha dichiarato di impegnarsi a essere un “buon vicino” e di essere in costante dialogo con il Dipartimento dei Trasporti della città per affrontare le preoccupazioni. Nel mese conclusivo del 2023, un’espansione dell’azienda si è materializzata nella città californiana degli angeli: Los Angeles.
## Il provvedimento da parte del consiglio municipale santamonichese
Il conclave comunale, con una votazione unanime degna d’attenzione, ha impartito ordine affinché Waymo, gigante della mobilità autonoma, sospenda immediatamente le proprie operazioni serali nelle aree dedicate alla ricarica dei veicoli automatizzati. Tale decisione si fonda sulle incessanti proteste da parte degli abitanti locali riguardo a problematiche legate all’inquinamento sonoro e luminoso. Un chiaro messaggio: in caso continuassero i disagi percepiti dalla popolazione residente nel comune costiero, potrebbero avere luogo eventuali contenziosi legali. Con un esito fermo ed indiscutibile (6-0), il deliberante consiglio ha sollecitato ufficialmente Waymo – comprendendo altresì i suoi soggetti affittuari – ad abbandonare tutte le forme operative durante il periodo notturno presso gli impianti collocati lungo Broadway.
È emersa una narrazione collettiva fra i cittadini contrariati nei confronti dell’incessante interferenza causata dalle stazioni di ricarica; imponenti rumori provenienti dagli avvisi acustici dei mezzi in manovra retrograda vengono evidenziati insieme al fastidioso rumore meccanico attinente ai vari veicoli e agli intensi riflessi luminosi che disturbano profondamente lo scenario ambientale circostante. Di fronte alle crescenti obiezioni pubbliche, Waymo stessa si è mossa tentando alcune azioni correttive come: la creazione di un ambiente più verde mediante nuove piantagioni lungo il perimetro delle sue aree operative, l’imposizione di un tetto sulle operazioni notturne più invasive, ed infine organizzando percorsi a velocità ridotta nelle porzioni stradali più strette. Malgrado le misure adottate finora, i residenti denunciano la persistenza delle problematiche legate ai disturbi acustici provocati dal servizio urbano.
## Un delicato equilibrio fra innovazione tecnologica e vivibilità
Il contesto a Santa Monica mette in luce le difficoltà connesse all’integrazione delle infrastrutture dedicate ai veicoli autonomi nelle aree urbane. Se da un lato si attende che il progresso tecnologico migliori la mobilità e contribuisca alla diminuzione dell’impatto ecologico del trasporto urbano; dall’altro lato si pone la necessaria attenzione verso come ciò influisca sulla qualità della vita degli abitanti locali. L’esperienza di Waymo illustra chiaramente come l’adozione di innovazioni debba essere accompagnata da piani strategici mirati nonché da dialoghi aperti con le comunità interessate al fine di evitare controversie ed assicurare una convivenza serena nella cittadinanza stessa. La recente decisione presa dal consiglio municipale di Santa Monica intende esattamente tentare questa fusione proponendo restrizioni sulle operatività offerte da Waymo nel rispetto del benessere collettivo.
Compagni lettori: prendiamoci un momento per contemplare quanto stia avvenendo in questo frangente. L’automazione – incarnata qui nei mezzi a guida autonoma – porta con sé promesse in termini di efficienza e progresso tangibile. Cosa accade quando l’*efficienza, tanto celebrata nel mondo digitale, collide con la scomoda realtà quotidiana? Un semplice beep*, emesso da un’automobile intenta a effettuare manovre in strada, potrebbe apparire come una mera inconvenienza; tuttavia, ripetuto continuamente nel silenzio notturno diventa fonte di crescente disagio. Alla base del concetto d’automazione vi è l’assioma secondo cui quest’ultima dovrebbe fungere da supporto all’essere umano e non viceversa. Un sistema automatizzato incapace di migliorare le condizioni esistenziali degli individui costituisce essenzialmente una sconfitta operativa – privo di significato malgrado il suo spessore tecnologico.
In modo più sofisticato si delinea dunque l’idea che l’automazione debba necessariamente tener conto del quadro sociale ed ecologico circostante. Questo implica ridurre al minimo le ricadute negative mentre si promuove al contempo un valore aggiunto per la comunità locale. Una possibile iniziativa sarebbe quella intrapresa da Waymo: investimenti diretti verso soluzioni creative atte a limitare i rumori molesti generati dai veicoli autonomi attraverso sistemi d’allerta meno invadenti o innovativi dispositivi fonoassorbenti.
Il caso emblematico di Santa Monica spinge alla riflessione circa il posto occupato dalla tecnologia nella trama complessa della nostra società contemporanea. Desideriamo una prospettiva futura che ci offra il comfort dell’automazione, permettendoci di vivere esperienze più gradevoli, oppure uno scenario in cui dobbiamo subire disturbi acustici e luminosi? Il destino che ci attende è direttamente collegato alla nostra abilità nella concezione e nella realizzazione delle tecnologie automatizzate in maniera etica ed oculata.








